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Bonus sicurezza 2021/2022: casseforti e serrature

Pubblicata il 16-04-2021

Bonus sicurezza 2021/2022: casseforti e serrature

Bonus sicurezza 2021/2022: casseforti e serrature

Tra le varie agevolazioni entrate in vigore il 1° Gennaio 2020 con la Legge di Bilancio 2020, vi è anche il Bonus Sicurezza, il quale permette di detrarre il 50% delle spese sostenute per acquistare nuovi infissi, fare ristrutturazioni, o anche solamente cambiare le serrature.

Questa agevolazione interesserà numerose famiglie ed è a nostro avviso molto conveniente, soprattutto in risposta al forte aumento di furti che si sta registrando negli ultimi anni. Vediamo più a fondo come funziona.

 

 

Quali spese si possono detrarre?

Partiamo da un esempio, e mettiamo che ci sia la necessità di acquistare un nuovo portone con serratura cilindro europeo dal costo di 6000€: con il Bonus sicurezza ci verranno detratti 3000€, restituiti nell'arco di dieci anni, ovvero in questo caso in rate da 300€ all'anno.

 

Il Bonus Sicurezza 2020/2021 è fruibile su interventi mirati a minimizzare il rischio di furto, rapina, violazione di domicilio, e quindi facilita non solo l'acquisto di porte blindate e la sostituzione di serrature, ma anche di videocitofoni e citofoni, tapparelle blindate e vetri antisfondamento, grate alle finestre e porte finestre, oltre all'installazione di sistemi antifurto e di rilevamento.

 

Non tutti però possono beneficiare del Bonus sicurezza, per averne titolo bisogna infatti essere contribuenti soggetti al pagamento dell'IRPEF, ed effettuare la domanda in qualità di proprietari dell'abitazione o conviventi del proprietario, ma anche comodatari, locatari ed eredi.

Chi decide di effettuare i lavori in proprio, può sempre richiedere una detrazione sulle spese di acquisto del materiale.

 

 

Come vengono pagate le spese sostenute?

Il requisito fondamentale per ottenere le detrazioni è quello di effettuare un pagamento tracciabile, ovvero tramite un bonifico bancario o postale, che indichi codice fiscale o partita IVA sia del beneficiario che della ditta che effettua i lavori, causale del versamento, data, numero e importo delle fatture emesse.

Il passo successivo da fare è quello della Comunicazione ENEA, il comitato nazionale per la ricerca e lo sviluppo dell'Energia Nucleare e delle Energie Alternative.

 

Dal 2018 infatti, per tutti quei lavori che hanno un impatto sul consumo energetico, e quindi interventi di ristrutturazione edilizia o riqualificazione energetica, i cittadini devono obbligatoriamente espletare tale adempimento. Per beneficiare delle detrazioni, bisogna inoltrare la documentazione necessaria direttamente compilando la domanda sul sito del comitato, entro 90 giorno dalla fine dei lavori.

 

Occorrerà quindi registrarsi al sito, inserire i propri dati anagrafici e relativi all'immobile, e successivamente caricare tutti documenti indispensabili alla comunicazione, ovvero la scheda dei lavori con i dati comunicati dalla ditta e l'attestato di certificazione energetica.

 

Al termine della compilazione della domanda verrà rilasciata una ricevuta da conservare, che attesta l'effettivo invio della comunicazione. La mancata presentazione della richiesta potrebbe portare a sanzioni o alla totale perdita delle agevolazioni, per questo si consiglia sempre di prestare particolare attenzione all'invio della comunicazione ENEA, magari facendosi affiancare da un professionista del settore.


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